Cari amici,
voglio con questo mio primo articolo sul blog parlarvi delle cause del Cheratocono.
Sulle concause di aggravamento della malattia vi è un accordo tra tutti gli oculisti:
- lo sfregamento o “rubbing” degli autori anglosassoni è sicuramente una delle concause principali dell’aggravamento della patologia, quindi vietato strofinarsi gli occhi in ogni modo !😉
- lo strizzare gli occhi viene anche condivisa come concausa di peggioramento del C. perché si esercita una pressione eccessiva sulla sclera con conseguente protrusione della Cornea centrale ed indebolimento della struttura collagene della Cornea.😉
- un’altra grave complicazione del C. e’ il Glaucoma infatti l’aumento della pressione endooculare è causa di un aggravamento più rapido dell’ectasia o protrusione corneale, infatti la pressione endooculare e’ rappresentata da un “vettore” che spinge dall’interno della Cornea verso l’esterno cioè nella stessa direzione dell’ectasia progressiva del Cheratocono. 😟
Le differenti opinioni nascono nel momento che ci occupiamo delle cause del Cheratocono. Alcuni professori universitari sostengono che la malattia sia genetica senza spiegare i casi sporadici, i casi in età avanzata e quelli dove non si riesce a trovare un familiare affetto dalla stessa patologia!
Comunque i dubbi da me raccolti sulla teoria genetica mi hanno portato ad approfondire l’anamnesi nel momento della prima visita dei pazienti affetti dal Cheratocono in alcuni casi la genetica poteva apparire come una spiegazione plausibile, ma nella maggior parte dei casi non si trovano appigli riconducibili alla genetica.
Ho così cominciato a pensare a possibili alternative logiche che soddisfacessero tutti i sintomi ed i requisiti oggettivi della patologia.
Per cominciare, la sintomatologia che i pazienti riferiscono è di una irritazione agli occhi più o meno continua con periodi di quiescenza e con prurito, bruciore, arrossamento e da scarsa o nulla secrezione congiuntivale.
Questa sintomatologia è comune a molte patologie corneocongiuntivali da agenti infettivi dove il periodo di quiescenza e da ricondurre alla pausa riproduttiva della specie patogena responsabile dell’infezione ed in particolare la scarsa secrezione è spesso riconducibile ad infezioni da funghi.
Decisi così di classificare la patologia forse infettiva in: Cheratocongiuntivite Subacuta e Cronica.
Per oggi ci fermiamo qui ma vi prometto di continuare nei prossimi giorni per farvi comprendere l’iter logico diagnostico e sperimentale da me seguito per arrivare alla certezza che trattavasi di un fungo.🤗
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